Corso Garibaldi

Fredi Drugman, con Luca Basso Peressut e Fulvia Premoli

PROGETTO PER IL QUARTIERE GARIBALDI

1971-1981

Fredi Drugman, architetto attivo in politica per la difesa della città storica e dei suoi abitanti, elabora, assieme a un gruppo di progettisti, un piano urbanistico e architettonico per il quartiere di corso Garibaldi, in stretta collaborazione con gli abitanti e contro i progetti speculativi degli anni ’50 e ‘60. Gli obiettivi sono la salvaguardia del carattere popolare del quartiere e il raccordo tra gli edifici storici e del dopoguerra, attraverso azioni mirate a migliorare la qualità urbana. Per ricucire le ferite causate dagli sventramenti sono previsti interventi puntuali di completamento lungo corso Garibaldi: edifici bassi per commercio, laboratori e mostre d’arte, ed edifici più alti contro i muri ciechi delle vecchie case. Giardini pubblici vanno a occupare le aree libere verso via Legnano, di cui è previsto il completamento della cortina edificata.

Un progetto partecipato per dare nuova vita a un quartiere storico di Milano.

Approfondimenti

Mappa

«[…] la città è una storia di formazione e trasformazione da un tipo all'altro, un continuum morfologico: un libro aperto di eventi che rappresentano idee e pensieri, decisioni e casualità, realtà e disastri. Non è un quadro uniforme ma un vivido insieme di pezzi e frammenti, di tipi e controtipi, una giustapposizione di contraddizioni, un processo più dialettico che lineare».

Oswald Mathias Ungers, da L'architettura della memoria collettiva in Lotus international, Electa, Milano, III/1979