La Stazione Garibaldi

Gregotti Associati, con Raffaello Cecchi, Spartaco Azzola, Vera Casanova, Cristina Castello e Laris

PROGETTO PER L’AREA TRA LA STAZIONE DI PORTA GARIBALDI E VIA GALILEI

1979

Lo studio di Vittorio Gregotti elabora un progetto per l’area tra la Stazione di Porta Garibaldi e il terrapieno delle ex Varesine – dove sorge oggi il quartiere Porta Nuova – per una consultazione organizzata dalla rivista “Casabella” in concomitanza con l'approvazione del nuovo piano regolatore di Milano. Il progetto si impernia su un grande terrapieno alberato che segue l’asse della ferrovia ottocentesca e del Passante e fa da “bastione” tra la città storica e le espansioni successive. Ad esso si collegano vari spazi pubblici ed edifici, che creano una ricucitura con i quartieri circostanti.

Un grande parco lineare per trasformare un vuoto urbano in occasione per la città.

Approfondimenti

Mappa

«Compito dell'architettura è di produrre un'ipotesi di ordine, non di ritrarre il caos che ci circonda. Il progetto è sostanzialmente strategia della resistenza, opera criticamente e richiede rigore e regole severe. Nei materiali vanno identificate delle tracce, piccoli segni, per governare la “generazione” del progetto. Il progetto deve avere un modo di “procedere lento e intenso, fatto di tracce discrete se non proprio segrete di segni generatori”. […] Le virtù del progetto sono: semplicità, ordine organicità, precisione».

Vittorio Gregotti, Centro culturale di Belem, Lisbona in Anfione e Zeto, n.10/1994